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Mortesins

LA STORIA
Mortesins è toponimo di "acque morte", stagnanti, di terre acquitrinose. Si suppone che qui, in tempi antichi, passasse il fiume Natisone. Certa è invece la presenza ed il passaggio dei Romani durante il periodo di gloria della città imperiale Aquileia. Il borgo sorge sulla zona racchiusa tra i due rami della roggia Morticina che, nel passato, ha segnato per due secoli e mezzo il confine tra lo Stato Veneto e quello Austriaco.

LA CHIESA DI S. BARBARA
L'edificio fu fatto costruire nel 1782 dal canonico di Lubiana Michele Michieli, di qui nativo e quivi ritiratosi in età avanzata, forse sui resti di una chiesa preesistente citata nel 1344. 
L’oratorio venne dedicato a Santa Barbara che è raffigurata nella pala dell’unico altare. Sulle pareti furono affrescate le immagini di San Marco, di San Francesco, di Sant’Antonio e di San Michele Arcangelo. Presenta un'aula di base ottagonale irregolare, con soffitto di travi a vista ed un corpo posteriore in cui è collocato l'altare. La facciata è caratterizzata da un elemento aggettante formato da due lesene sormontate da un timpano spezzato; nella parte superiore si apre un occhio. La porta rettangolare riquadrata è sormontata da un timpano. Sul lato posteriore è collocata una bifora campanaria. Sotto la grondaia corre una cornice decorativa mistilinea. L’edificio sacro fu seriamente danneggiato durante la Grande Guerra ma, grazie ai danni di guerra, fu sottoposto nel 1926 ad un generale rimaneggiamento che non ha causato notevoli alterazioni della struttura originaria.

Localizzazione