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Perteole

LA STORIA
L’origine più accreditata del nome  Perteole è quella che ritiene derivi probabilmente da un antico “Pertegule”, diminutivo plurale di "piccole pertiche" un’ antica unità di misura per terreni (nei documenti dei secoli passati si legge spesso di "perticazioni", cioè di misurazioni di una determinata zona), sia per la presenza di un cimitero longobardo nei pressi della chiesa di Sant’Andrea, ipotesi avvalorata dal recente ritrovamento all’interno della chiesetta di un’asticciola di legno (i Longobardi usavano porre sulle tombe una pertica con, sulla sommità, una colomba di legno orientata verso il luogo dove avevano trovato la morte i defunti lì sepolti).

Il primo nucleo abitativo si formò grazie agli operai che lavoravano in una fornace di laterizi risalente all’epoca romana.
In epoca patriarcale il borgo dipendeva dalla giurisdizione del monastero di S. Maria di Aquileia, in seguito passò sotto il dominio veneto e vi rimase fino alla sua caduta.
Nel periodo veneto e imperiale il borgo ed il suo territorio erano in gran parte di proprietà della famiglia Antonini. 
Dopo la breve parentesi napoleonica, Perteole seguì le sorti dell'impero Austro-Ungarico fino alla fine della prima guerra mondiale.

Il borgo rurale di Perteole si sviluppa lungo la via principale allargandosi in prossimità della chiesa parrocchiale, dove si trova il nucleo urbano più antico che è costituito, per la maggior parte, da edifici rurali risalenti al secolo scorso che si sviluppano sul fronte stradale: le facciate sono caratterizzate da graziosi portali arcuati in pietra che in alcuni casi immettono in caratteristiche corti interne. 
Al centro del paese si trova un complesso rurale nel quale spicca unimponente granaio del primo Ottocento, che, nella facciata lungo la strada, presenta un ampio portale con conci di pietra. Poco distante c'èVilla Susanna, situata nei pressi della chiesa parrocchiale. 
Perteole fu sede di un vecchio comune censuario, aggregato a Ruda nel 1928.

Localizzazione