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Cappella Monumentale di Perteole - Ruda

CAPPELLA MONUMENTALE DI PERTEOLE - RUDA

Nel silenzio del camposanto, oggi comunale, nascosta dagli alti cipressi, sorge una Cappella Monumentale, riscoperta grazie ai restauri eseguiti tra il 2004 e il 2011 dal Comune di Ruda, con il contributo della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e dalla Soprintendenza per i beni storici artistici ed etnoantropologici del FVG.

Il cimitero fu costruito durante la Grande Guerra per rendere degna sepoltura ai soldati italiani e ad alcuni austro-ungarici morti in battaglia o nei vicini ospedali da campo. Il vecchio cimitero del paese, accanto alla chiesa di S. Andrea, già alla fine del 1915 era saturo e nel 1916 fu iniziata l’edificazione del nuovo cimitero al di là dell’attuale strada provinciale. A Perteole, nello stesso periodo, morirono circa settecento persone a causa di una epidemia di colera.

La Cappella Monumentale, ideata per divenire il Sacrario della III Armata comandata dal Duca d’Aosta, fu progettata dall’architetto udinese Provino Valle e costruita dal Genio Civile durante i combattimenti.

L’andamento architettonico rievoca una forma piramidale con decori affini alla Secessione viennese: si tratta di un edificio a pianta rettangolare in cemento armato, sormontato da una torre dalla forma piramidale con croce apicale, arricchito da cornicioni cementizi e decorazioni bronzee.

All’interno, sulle due pareti maggiori, si estendono interessanti dipinti murali, eseguiti a secco su intonaco cementizio, a soggetto sacro ed allegorico. Il Ciclo ha un forte significato simbolico e vuole rappresentare la glorificazione del soldato caduto in guerra.

I dipinti sono accompagnati da un apparato decorativo che ricopre la volta sopra l’altare e l’interno della torre, concludendosi con lo stemma di Casa Savoia nella sovrapporta. Negli anni Venti, il Sacrario di Perteole fu meta dei pellegrinaggi che si effettuavano nei cimiteri della Zona di Guerra per commemorare chi aveva dato la sua vita e la sua giovinezza per la Patria. In seguito la scelta di custodire le salme dei soldati, noti e sconosciuti, nei grandi Ossari in corrispondenza alle principali linee del fronte di combattimento, determinò che i Sacrari come quello di Perteole venissero dimenticati ed esclusi dalle vie percorse per onorare la memoria dei caduti sul Carso.

Nel tempo, questo Sacrario ha perso il suo significato pregnante, divenendo cimitero civile e un patrimonio culturale valorizzato che ci parla di un passato non tanto lontano da noi.